Un lago che abbraccia la natura

Il paesaggio custodisce preziosamente lo spirito del parco storico pur essendo nato in uno spazio che mai era stato un giardino.

Una struttura del '500 che nel 2021 ha avuto il suo giardino per eventi e matrimoni

Palazzo Gallio, Località Gravedona: l’area è interamente affacciata sull’alto Lago di Como e, nonostante la pertinenza con un complesso monumentale, non è mai stata un vero giardino.
Era piuttosto in origine un brolo (cortile), dedicato ad orto e frutteto per le esigenze della Proprietà ma nel XX secolo viene gradualmente abbandonato. Sussistono tuttavia delle grandi alberature, per lo più cedri.

LE CHIOME

La prima analisi percettiva ci spinge a guardare la proiezione delle chiome degli alberi esistenti, come ad un disegno di cerchi che si intersecano. Nasce così un disegno, ampiamente legato allo stato di fatto, per la creazione di parterres.

LE SCELTE

In una situazione priva di importanti dominanti arboree, probabilmente si sarebbe andati a pensare a del Buxus o a dell’Index. In realtà il tema della dominanza e della conseguente concorrenza, ci ha spinti a disegnare le nostre nuove bordure con della convallaria.

LA FIORITURA

Macchie bianche di fiori che accompagnino la camminata di una sposa o che scenograficamente facciano da sfondo ad un evento aziendale, diventano il cuore del giardino. L’Anemone hybrida, la Trachelospernum jasminoides e la Hydrangea paniculata sono protagoniste di questo luogo oggi utilizzato per eventi, conferenze e cerimonie.

LE CHIOME

La prima analisi percettiva ci spinge a guardare la proiezione delle chiome degli alberi esistenti, come ad un disegno di cerchi che si intersecano. Nasce così un disegno, ampiamente legato allo stato di fatto, per la creazione di parterres.

LA FIORITURA

In maniera conseguente e sinergica, nascono delle macchie di Anemone hybrida “Honorine Jobert". Ma l’idea della fioritura bianca si riverbera su altre zone e trovano spazio dei Trachelospernum jasminoides e della Hydrangea paniculata.

LE SCELTE

In una situazione priva di importanti dominanti arboree, probabilmente si sarebbe andati a pensare a del Buxus o a dell’Index. In realtà il tema della dominanza e della conseguente concorrenza, ci ha spinti a disegnare le nostre nuove bordure con della convallaria.

Pensiero progettuale responsabile

Un intervento in punta di piedi

GENIUS LOCI

Quando si entra in un luogo così carico di memoria, di arte e di cultura, viene spontaneo abbassare la voce e ragionare in modo di inserirsi nel flusso della storia, senza provocare traumi e facendo ricorso a tutta la sensibilità possibile. Si avverte l’importanza dell’eredità che si ha l’opportunità di raccogliere.

Le linee semplici si ricordano

GEOMETRIE

Emblema di queste scelte è la Convallaria, tipicamente utilizzata nei giardini storici proprio per creare geometria. In questo caso la Convallaria si presta bene alla convivenza con i Cedrus: non soffre la scarsa luce o la caduta degli aghi; inoltre, una scelta diversa, come ad esempio il Buxus, facilmente evidenziato problemi di concorrenza.

Le linee semplici si ricordano

GEOMETRIE

Emblema di queste scelte è la Convallaria, tipicamente utilizzata nei giardini storici proprio per creare geometria. In questo caso la Convallaria si presta bene alla convivenza con i Cedrus: non soffre la scarsa luce o la caduta degli aghi; inoltre, una scelta diversa, come ad esempio il Buxus, facilmente evidenziato problemi di concorrenza.

Anche il suolo va coltivato

CIPPATURA

Anche in Palazzo Gallio, come ormai è nostra consuetudine, abbiamo previsto delle operazioni di riutilizzo del cippato e del materiale di risulta, restituendo alla natura i nutrienti che servono alla coltivazione del suolo.

SECONDA VITA

Il luogo ha ripreso vita: ci piace pensare che grazie al nostro progetto, sia stato riconsiderato e valorizzato un luogo precedentemente marginale. Infondere una nuova dignità ad un luogo, trovando in esso la giusta chiave di lettura, è stato lo spirito di fondo del nostro contributo.

ATMOSFERA TOTALIZZANTE

Chi arriva nel parco ha la sensazione di volerci passare più tempo possibile. I visitatori che entrano raccontano di volersi sedere nell’erba e leggere un libro. Dicono che ci si sente in pace

SECONDA VITA

Il luogo ha ripreso vita: ci piace pensare che grazie al nostro progetto, sia stato riconsiderato e valorizzato un luogo precedentemente marginale. Infondere una nuova dignità ad un luogo, trovando in esso la giusta chiave di lettura, è stato lo spirito di fondo del nostro contributo.

ATMOSFERA TOTALIZZANTE

Chi arriva nel parco ha la sensazione di volerci passare più tempo possibile. I visitatori che entrano raccontano di volersi sedere nell’erba e leggere un libro. Dicono che ci si sente in pace

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