3000 mq. nel cuore della città di Milano. Su di esso si affaccia il Museo omonimo ed altri palazzi storici. Valorizziamo un luogo e la cultura che custodisce; abbiamo cura della natura che lo vive ogni giorno.
La planimetria datata 1801 ci mostra un giardino formale
Il giardino denominato “Poldi Pezzoli” raccoglie infinite memorie storiche e artistiche esprimendo tutta l'intensità del luogo. La planimetria datata 1801 ci mostra un giardino formale che noi abbiamo protetto conservando il pensiero originario. Abbiamo messo le mani in un terreno con 200 anni di racconti.
LA STORIA
Nel tempo, sono state diverse le trasformazioni ma possiamo dire che il delicato fil rouge che si è mantenuto, è quello dell’amore e della cura appassionata. I bombardamenti del 1943 hanno danneggiato il Museo ma non il Parco. Ad oggi si presenta come uno spazio romantico, come nelle visioni di Ercole Silva.
L'OSSERVAZIONE
Abbiamo iniziato ad occuparci del Parco nel 2005, predisponendo un censimento delle alberature ad alto fusto ed introducendo un concetto di manutenzione restaurativa, ovvero un tipo di curatela che, partendo da ciò che esiste, inizia a gestire le dinamiche naturali di trasformazione, con una visione generale e, nel contempo, un inquadramento che vuole essere storicizzante.
L'INTERVENTO
Nel 2006 la Proprietà decide un importante intervento di rimozione di una obsoleta ed ingombrante centrale termica. Ci siamo impegnati a curare la ricucitura paesaggistica post cantiere; Nel tempo, siamo intervenuti con sostituzioni, messe in sicurezza e integrazioni, sempre volte a dare freschezza e senso di accoglienza al Parco.
LA STORIA
Nel tempo, sono state diverse le trasformazioni ma possiamo dire che il delicato fil rouge che si è mantenuto, è quello dell’amore e della cura appassionata. I bombardamenti del 1943 hanno danneggiato il Museo ma non il Parco. Ad oggi si presenta come uno spazio romantico, come nelle visioni di Ercole Silva.
L'OSSERVAZIONE
Abbiamo iniziato ad occuparci del Parco nel 2005, predisponendo un censimento delle alberature ad alto fusto ed introducendo un concetto di manutenzione restaurativa, ovvero un tipo di curatela che, partendo da ciò che esiste, inizia a gestire le dinamiche naturali di trasformazione, con una visione generale e, nel contempo, un inquadramento che vuole essere storicizzante.
L'INTERVENTO
Nel 2006 la Proprietà decide un importante intervento di rimozione di una obsoleta ed ingombrante centrale termica. Ci siamo impegnati a curare la ricucitura paesaggistica post cantiere; Nel tempo, siamo intervenuti con sostituzioni, messe in sicurezza e integrazioni, sempre volte a dare freschezza e senso di accoglienza al Parco.
Pensiero manutentivo responsabile
Operazione resilienza e coltivazione del suolo
IL RICICLO
Ottimizzare gli scarti verdi riducendo al minimo la loro produzione e valorizzando il riutilizzo di quelli che consentono il mantenimento della fertilità del suolo. La tecnica più efficace per garantire questo processo è la pacciamatura, sia organica sia minerale, che permette di difendere il suolo dall’erosione superficiale, di aiutare l'attività biologica dei microrganismi, di termoregolare la superficie e di mantenere l’umidità.
COLTIVARE LA STORIA
Curare un parco storico è una forte responsabilità. Ogni decisione viene ponderata e vengono valutate le
possibili alternative. Si pensa al prima, al durante e al dopo, di ogni azione.
Operazione resilienza e coltivazione del suolo
GESTI
Arriva il momento in cui ci si rende conto che le tecniche non sono solo tecniche. C’è di più: c’è qualcosa
che <span style="font-size: si sente di dover fare. L’esperienza e la conoscenza guidano le mani al rispetto delle dinamiche della
natura, pur senza dimenticare i valori che senso estetico e gusto, richiedono.
Operazione resilienza e coltivazione del suolo
GESTI
Arriva il momento in cui ci si rende conto che le tecniche non sono solo tecniche. C’è di più: c’è qualcosa
che <span style="font-size: si sente di dover fare. L’esperienza e la conoscenza guidano le mani al rispetto delle dinamiche della
natura, pur senza dimenticare i valori che senso estetico e gusto, richiedono.
Le piante pensano a noi
METODO
Quando abbiamo iniziato ad occuparci del parco, abbiamo introdotto l’idea di un censimento da aggiornare
annualmente. E’ la base per mantenere una memoria storica di tutto quanto succede e permette di avere
nel tempo un quadro delle evoluzioni. Non da ultimo, aiuta nel formulare le scelte future.
Uno spazio dove si compenetrano i mondi della natura e della cultura, costituisce l’occasione per cercare di
fatto l’equilibrio tra uomo e natura e per diventare più consapevole. E’ un’etica del vivente, quella che
cerchiamo e che invochiamo. Curare responsabilmente un luogo di questa importanza, vuole dire farsi
carico del futuro, in un quadro attivo e propositivo.