Oggi serve un cambio di
prospettiva. Da ego a eco

Le parole sono importanti. Creano mappe ed abbattono confini: diventano terreno.

Quando abbiamo scelto di utilizzare il termine ecogiardino , abbiamo voluto esprimere senza indugio la nostra postura nel mondo. La nostra filosofia vede il giardino come uno spazio che condividiamo con la Natura.

PROTOCOLLO

Abbiamo pensato di voler godere della libertà nel cercare di contribuire ad un bene comune, attraverso il riconoscimento della interrelata complessità propria della Natura e, per convinta e logica estensione, dei giardini naturali. Partendo da queste basi, abbiamo formulato un protocollo operativo dove si pone davanti a tutto la coltivazione del suolo , ancor prima delle piante, e delle associazioni botaniche, ancor prima delle singole specie.

Al contrario il giardino è un luogo vivo per eccellenza. In questo modo otterremo un ecosistema-giardino ricco in biodiversità e duraturo nel tempo. Tra le priorità messe sotto la lente, entrano a pieno titolo la resistenza, la resilienza ed il basso consumo idrico, unite da un intenso percorso di crescita in termini di ecoconsapevolezza.

Imparare a disimparare:
il giardino non è un luogo da cristallizzare in un suo determinato stato.

IMPEGNO

Viviamo costantemente e con entusiasmo l’impegno nel trovare un ideale punto di incontro tra le competenze tecniche e la poesia. La parte tecnica vuole essere un attento sguardo scientifico da naturalisti, oltre che da paesaggisti. La componente poetica vuole essere l’assidua coltivazione di attitudini che si muovono liberamente nella storia, nella geografia, nella filosofia, nella mitologia, nella simbologia e nell’etimologia.

L' ecogiardino vuole essere un gesto responsabile ed interessato.

La Respons-abilità è la capacità di/l’abilità nel, dare risposte. Inter-esse significa essere tra. Per noi, qui e ora: essere tra le specie, ovvero porsi attivamente e coscientemente davanti al cambiamento di prospettiva da antropocentrico ad ecoantropocentrico.

FIAMMA

A chi dovesse pensare che in questo modo si rischi di uscire dall’Arte dei giardini tradizionale, vogliamo ricordare ciò che diceva il compositore Gustav Mahler: tradizione è il mantenimento della fiamma accesa e non l’adorazione della cenere.
La fiamma accesa dei giardini oggi, è secondo noi molto affine al ricordare alle persone come funziona la natura.

Cosa fa un Eco-Giardino

01

L'EcoGiardino è un'associazione di esseri viventi

02

Persegue il bene comune in ottica
eco-antropocentrica

03

Mira ad un equilibrio resistente, resiliente e a basso consumo idrico

04

Coltiva il suolo prima delle piante

05

Coltiva le associazioni botaniche prima delle singole specie.

01

L'Ecogiardino è un'associazione di esseri viventi

02

Persegue il bene comune in ottica atropocentrica

03

Mira ad un equilibrio resistente, resiliente a basso consumeo idrico

04

Coltiva il suolo prima delle piante

05

Coltiva le associazioni botaniche prima delle singole specie

01

L'EcoGiardino è un'associazione di esseri viventi

02

Persegue il bene comune in ottica
eco-antropocentrica

03

Mira ad un equilibrio resistente, resiliente e a basso consumo idrico

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L'EcoGiardino è un'associazione di esseri viventi

02

Persegue il bene comune in ottica
eco-antropocentrica

03

Mira ad un equilibrio resistente, resiliente e a basso consumo idrico

04

Coltiva il suolo prima delle piante

05

Coltiva le associazioni botaniche prima delle singole specie.

Il progetto chiave

La foresta
urbana
ad un passo da casa

Un progetto di paesaggio residenziale milanese nato, in periodo Covid, come occasione per ripensare al rapporto con la natura e posizionare la nostra professionalità in un ideale punto di incontro tra competenze tecniche e poesia.

I nostri giardini eco-ambiziosi

Meno segno
più senso

La foresta urbana della
porta accanto

G311 - Milano 2021

Un polmone verde nel
cuore di Milano

Piazza Duomo - Milano 2024

Hortensia Srl

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Via Valleambrosia 5
20089, Rozzano (MI)

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